giovedì 20 aprile 2017

La motivazione


L’apprendimento è molto condizionato dalla motivazione, che può essere intrinseca o estrinseca.

Motivazione intrinseca

Ci sono situazioni nelle quali la motivazione dell’apprendimento è il premio o la ricompensa . Questa ricompensa è definita “rinforzo”.
In molti casi la motivazione intrinseca è costituita dalla curiosità , una sorta di “motivazione cognitiva”. In altri casi è il piacere che si prova a fare qualcosa.

ESPERIMENTO:

Il ruolo della motivazione intrinseca è stato dimostrato da uno sperimento condotto nel 1949 da Harry Harlow e due suoi allievi su otto macachi sottoposti a giochi di intelligenza come la soluzione di un puzzle o di “rompicapo”. Le scimmie premiate con dosi di cibo ottenevano risultati inferiori rispetto alle scimmie che non ricevevano ricompensa e che giocavano per il puro piacere di farlo.

L’esperimento dimostra che il rinforzo “uccide” la motivazione intrinseca, basato sull’interesse in sé.

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Motivazione estrinseca

Un premio, un aumento di stipendio, l’approvazione dei genitori sono motivi frequenti dei nostri comportamenti. Un ragazzo che studia soprattutto in vista di avere buoni voti (← esempio di motivazione estrinseca) e non per accrescere il proprio sapere (← esempio di motivazione intrinseca), in mancanza di buoi voti potrebbe rinunciare allo studio.

A seconda del tipo di motivazione, si può distinguere anche tra obiettivi di padronanza e obiettivi di prestazione :

  • obiettivi di padronanza-→ motivazione intrinseca
  • obiettivi di prestazione-→ motivazione estrinseca

Anche lo stato d’animo svolge un compito importante siccome:

  • tendenza al successo-→ fiducia
  • tendenza a evitare il fallimento-→ paura


Nel primo caso, le persone sono spinte ad affrontare anche compiti difficili, ma che ritengono fattibili; nel secondo caso scelgono compiti facili, oppure talmente difficili da giustificare il fallimento.

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